La tempesta perfetta?

Che le aziende italiane stiano vivendo un periodo di cambiamento, complesso e a tratti confuso, è una certezza. Si è quasi determinata una tempesta perfetta, nella quale convergono numerosi fattori che hanno un impatto importante sulle performance, sulle strategie, sui modelli di business e sui modelli di leadership, e anche sulla cultura aziendale interna.

Dalla diffusione rapida dello smart working a fenomeni come la “great resignation”, dall’impatto di una pandemia globale alle drammatiche tensioni geo-politiche che sta vivendo oggi l’Europa, dall’accelerazione della digitalizzazione nelle imprese alla crescita irruenta dell’e-commerce, fino a fenomeni ancora più incerti, quali il profilarsi di un Web3…

Come le aziende italiane gestiscono il cambiamento?

Astrolab è attenta a comprendere come queste dinamiche possano essere determinanti nel cambiamento aziendale, e soprattutto a comprendere come le stesse aziende si attrezzino per la gestione di tale cambiamento.

Linkedin, la maggiore piattaforma social di natura professionale nel mondo, è un buon termometro per cogliere segnali forti e segnali deboli, e per questo abbiamo voluto iniziare proprio da lì un percorso di approfondimento.

Il primo passo è stato un semplice sondaggio, lanciato a fine aprile dalla nostra pagina Astrolab su Linkedin, nel quale è stata posta una semplice domanda:

In base alla tua esperienza sei soddisfatto del modo in cui il cambiamento viene gestito nelle aziende italiane?

Le evidenze del sondaggio

Al sondaggio hanno risposto in 117 risposte, così ripartiti in tre categorie:

Guardando al dato complessivo delle risposte raccolte (sotto), è immediatamente evidente una diffusa percezione di parziale soddisfazione: Poco e Per nulla” insieme rappresentano oltre sette risposte su dieci.

Come le risposte cambiano per categoria di rispondenti

Sappiamo bene che la numerosità del campione, e anche la modalità di reperimento del campione, impedisce di considerare i dati raccolti come statisticamente significativi.

Ma abbiamo ugualmente voluto osservare un po’ più a fondo i dati, distinguendo nel campione dei rispondenti il grado di soddisfazione per ciascuna delle tre categorie individuate.

I dati sono più chiari guardando all’incidenza percentuale di ciascuna risposta per ogni categoria dei rispondenti:

Si noterà che la categoria con la percezione più positiva di come le aziende stiano gestendo il cambiamento è quella degli HR, dove le risposte “Molto” e “Abbastanza” sommate sono il 48% delle risposte.

Seguono con un buon distacco i fornitori di servizi HR, con un 26%, seguiti dai Manager e Imprenditori con poco meno del 21%.

Per quale ragione gli HR hanno una visione “più ottimistica” delle altre due categorie, nel valutare le capacità delle aziende di gestire il cambiamento?

Come mai non c’è stata mai una risposta di un HR “Per nulla” mentre ben un manager (o imprenditore) su quattro risponde “Per nulla”?

Gestire il cambiamento: gli approfondimenti

Ovviamente un sondaggio su Linkedin non può avere la pretesa di dare risposte solide: come precisato prima, siamo ben coscienti dei limiti metodologici di questa analisi.

E infatti da questo nasce la volontà di un approfondimento, da effettuarsi con strumenti adeguati e con una metodologia più rigorosa rispetto ad un sondaggio su Linkedin.

Stiamo così lavorando, insieme con un partner importante, per capire più in dettaglio le dinamiche sottostanti la soddisfazione, o l’insoddisfazione, rispetto al modo con cui le aziende italiane gestiscono il cambiamento.

E questo anche per porci la domanda successiva: come arricchire la “cassetta degli attrezzi” delle imprese, e dei professionisti HR, laddove opportuno, per restare in sintonia sia con le attese dei clienti interni (il tanto declamato “capitale umano”) sia con l’ambiente esterno, cogliendone sì le opportunità ma al tempo stesso gestendo più efficacemente gli impatti prodotti dai fenomeni di “disruption” sempre più normali, evitando che mettano in crisi l’intero sistema-azienda?

O la questione riguarda una più vasta prospettiva, quella degli atteggiamenti e abilità relazionali diffuse nel contesto delle organizzazioni, spesso più ispirate alla manipolazione reciproca e poco inclini alla comunicazione franca, aperta e vera?

Vi racconteremo di più nel prossimo appuntamento.


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